L’età della decrescita

Si svolge a Roma il convegno dal titolo “Terzo settore: gli errori, il futuro“, una due giorni di riflessioni sul ruolo e le potenzialità delle organizzazioni non profit e del loro contributo alla società complessa. Tanti gli interventi che portano un contributo su quelli che sono percepiti come gli “errori” del terzo settore: la difficoltà di porsi in una corretta relazione con la politica, la logica aziendalistica e la sfida della rappresentanza avverso la rappresentanza, per citarne alcuni.

comunità

Colpiscono, fra le tante, le considerazioni di Wolfgang Sachs, celebre sociologo autore di “Archeologia dello sviluppo” e ricercatore del Wuppertal Institut, che ha illustratato una verità apparentemente banale: ci aspetta un’era della decrescità e della sobrietà, resa necessaria non solo dalle insensate crisi finanziarie, ma anche dalla crescita della dimensione civile delle società, grazie all’apporto delle minoranze senza scopo di lucro che introducono nuovi modi non economici di creare legame sociale.

C’è uno spazio in crescita per il terzo settore, che deve sempre più avere ruolo di sentinella ed anticipatore dei reali bisogni delle persone: volontariato, promozione sociale, cooperazione, fondazioni sono tutti attori di un sistema che ha un potenziale ancora inesplorato e che ha il compito di dare i segnali dei nuovi modelli di sviluppo, non lineare ed infinto, ma orizzontale, sussidiario e comprensivo delle diversità. Le comunità e le loro articolazioni, dice Sachs, sostituiscono il denaro con la reciprocità, la competenza e la passione. L’impegno civile, insomma.

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