In un clima di non grande entusiasmo per le elezioni del nuovo Parlamento, mi sembra centrale l’iniziativa promossa da Ilga Europe, la federazione europea delle associazioni lgtb (persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender): sono state avanzate 10 richieste ai candidati parlamentari tese a continuare il cammino dei diritti delle comunità non etero.
Il decalogo proposto chiede l’impegno dei futuri parlamentari europei, fra le altre cose, per una direttiva europea contro tutte le discriminazioni e per porre fine alla gerarchia dei diritti. Punto qualificante, ovviamente, è quello relativo all’aumento del riconoscimento reciproco fra gli stati dell’Ue delle unioni e matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Alla luce delle polemiche che stanno accompagnando il corteo del Gay Pride romano di quest’anno e delle piccole e grandi discriminazioni che molti cittadini europei vivono quotidianamente (immigrati inclusi), mi sembra un’iniziativa da sostenere e da seguire nel suo sviluppo nel nuovo Parlamento.